Pesiamoci non si dovrebbe mai dire a nessuno.

La tappa che più mi mette paura? L’eco del terzo mese.

C’è ancora?

Batte?

Batte e sta bene?

Che cavolo succede?

Brutto sapere di essere incinta ma non sentir muovere nulla in pancia. Brutta anche la consapevolezza di sapere che se il battito non c’è , forse è meglio così. Difficile da accettare ma se in queste poche settimane si manifesta un aborto spontaneo è perché ci sono gravi problemi di incompatibilità con la vita e chi vuole portare a termine una gravidanza sapendo che poi il bambino morirà? Sicuramente qualcuno c’è e avrà i suoi buoni motivi, ma io non sono quel qualcuno. Cos’ mi ritrovo a pensare che è tutto una scommessa. Tutto.

Una settimana fa abbiamo fatto lo screening prenatale perché dopo aver fatto il bitest ed aver ricevuto uno schifo di risultato tutta la pace interiore e anche spensieratezza se n’era andata via . Son bastati 500 euro e un prelievo di sangue per farli tornare.

E mentre ci rallegriamo mentre leggiamo la mail con i risultati scorgiamo i cromosomi: XX . Femmina!!

M. si è rassegnato all’ istante. Ho sentito il suo cuore fare: “crack!” Fine della carriera da procuratore , del tutto immaginata tra l ‘ altro, per lui. Niente tiri a pallone, niente giornate “idilliache” al parco a tirare calci ad una palla.. Un uomo finito. La sua vita sarà cosparsa di glitter, tulle e lustrini per altri 10 anni buoni. E mentre i suoi amici gli chiedono

” Ma come fai a fare femmine? Io ne volevo una e sono usciti 3 maschi”

Lui scuote la testa rassegnato. Nessuno lo potrà mai capire. Ovviamente scherzo. Non mi interessa affatto la sua amarezza. Io volevo una femminuccia!

Per questa gravidanza mi sono affidata al percorso nascita di un consultorio, avendo letteralmente perso la fiducia della mia ginecologa, così eccoci qui all’eco del terzo mese al consultorio, posto in cui non avevo mai messo piede in vita mia. Hanno un ottimo ecografo, la ginecologa e l’ostetrica sono simpatiche e cordiali. C’è speranza.

“Ora pesiamoci” Annuncia una volta arrivate alla fine della mia anamnesi e creazione della “cartellina personale”.

Le guardo spaesata. La mi a ex ginecologa aveva una bilancia, ma in oltre 10 anni di visite non l’ho mai vista usare. Pensavo fosse una cosa che uno deve tenere lì per legge ma che non serve. Tipo la protezione dell’affettatrice, tutti la hanno nessuna la monta.

Alt! Non mi possono pesare! Ho gli stivali , un vestito spesso, cardigan. .. no, no, no.. Indosso l’esatto opposto di quello che si deve indossare ad una seduta con sessione di bilancia. Panico.

“Perché?” Chiedo con sorriso a mille denti.

Mi guardano come se fossi cretina.

“Come perché? ” Ecco hanno smesso di essere affabili.

” Allora” esordisco fingendo serenità “Consideriamo il fatto che: sono vestita pesante, siamo in zona rossa, non ho più le nausee e che non mi hanno mai pesata ad un controllo ginecologico” Sorrido di nuovo. Pensavo di essere stata simpatica. Ma no. Ora mi fanno un tso me lo sento.

76kg. Urla l’ostetrica alla ginecologa. Mi guarda e mi fa: ” Quanto pesavi prima? “

Domanda generica direi. Prima di che? Di Maria? Dell’estate? Sto per esternare queste mie domande ma mi ha inchiodato con lo sguardo. Sospiro ” 3 kg di meno”

“Se continui ad ingrassare così ti dobbiamo mandare dalla nutrizionista”

E che palle.

Lo so che mi ero data dei buoni propositi sul cibo, sul meno tutto etc.. Erano gli ormoni a parlare, sappiatelo.

Ah! L’ecografia è andata bene. Siamo ancora in corsa come palline su questa roulette russa chiamata gravidanza.

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