Il diritto di scegliere

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L'INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA DOVREBBE ESSERE LEGALE OVUNQUE - ECCO PERCHÈ LA LEGISLAZIONE ITALIANA SULL'INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA Il diritto all´ interruzione volontaria di gravidanza in Italia è regolamentato dalla Legge 194 del 22 Maggio 1978. L’ interruzione volontaria è eseguibile  in due tempistiche: entro 90 giorni dal concepimento, qualora la donna accusi circostanze per le quali la prosecuzione  della  gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica. Inoltre la donna può decidere di interrompere la gravidanza in relazione al suo stato di salute, alle sue condizioni  economiche, sociali o familiari, o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento e a previsioni di anomalie o malformazioni del concepito. LE DIFFICOLTÀ Secondo l´ultima relazione annuale del Ministero della salute al Parlamento Europeo, dal 1983 l’IVG è in continua e progressiva diminuzione in Italia. Il tasso di abortività in Italia è fra i più bassi tra quelli dei Paesi occidentali. La stessa legge 194/1978 consente al medico di rifiutarsi dal praticare l`interruzione di gravidanza se dichiaratosi Obiettore di coscienza. L´obiezione di coscienza consiste nel rifiuto di un soggetto per motivi di natura morale o religiosa, a seguire la condotta richiesta dall’ordinamento. Se avete interesse ad approfondire le motivazioni degli obiettori di coscienza vi invito a leggere l´articolo dell´antropologa De Zordo, I veri motivi dell´ obiezione di coscienza. In Italia, in media il 70%, ovvero…

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