Lidia Menapace

«[…]Poiché ho ribattuto che possiamo cominciare a sessuare il linguaggio nei miliardi di volte in cui si può fare senza nemmeno modificare la lingua, e poi ci occuperemo dei casi difficili, ecco subito di nuovo a chiedermi perché mai mi sarei accontentata di così poco. Se è tanto poco, dicevo, perché non si fa?Non si fa perché il nome è potere, esistenza, possibilità di diventare memorabili, degne di memoria, degne di entrare nella storia in quanto donne, non come vivibilità, trasmettitrici della vita ad altri a prezzo della oscurità sulla propria. Questo è infatti il potere simbolico del nome, dell’esercizio della parola. Trasmettere oggi nella nostra società è narrarsi, dirsi, obbligare ad essere dette con il proprio nome di genere » (prefazione a Parole per giovani donne, 1993).Lidia Menapace  Novara 1924 - Bolzano 2020 PACIFISTA, STAFFETTA PARTIGIANA E TESTIMONE DELLA RESISTENZA https://www.youtube.com/watch?v=laYFsWPwzPQ FEMMINISTA COME PIACE A NOI Nel 1945 Menapace si laurea in letteratura italiana con il massimo dei voti e una tesi che, come racconta l'Enciclopedia delle donne, viene definita "frutto di un ingegno davvero virile". Lei non si tira indietro dal ribattere prontamente che invece la candidata è proprio una donna e quindi casomai "isterica", ma non certo virile. "Poiché ho ribattuto che possiamo cominciare a sessuare il linguaggio nei miliardi di volte in cui si può fare senza nemmeno modificare la lingua, e poi ci occuperemo dei casi difficili, ecco…

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