La donna in Arabia Saudita

In questo articolo vi parleremo della condizione della donna in Arabia Saudita speranze delle dittature. Per comprendere a pieno l’articolo vi consigliamo di leggere l’ INTRODUZIONE ALLA LEGGE DELLA SHARI’A E AL FIQH. ALLA CORTE DEL PRINCIPE MOHAMMED BIN SALMAN-MBS- Mohammed Bin Salman Negli ultimi dieci anni, quella di Mohammad Bin Salman è stata un’ascesa  veloce: Nel 2009 si  laurea in legge alla università King Saud2015 MDS diventa Ministro della Difesa:2015 lancia Decisive Storm, l’operazione della coalizione a guida saudita, insieme agli Emirati Arabi, contro la milizia degli Houthi nello Yemen. Una mossa, quella del principe ereditario, per attaccare direttamente l’influenza iraniana nella Regione. Ma nel corso degli anni, la coalizione di Riad ha subito pesanti sconfitte. Gli attacchi aerei sauditi hanno inoltre preso di mira ospedali e un terzo di tutti gli attacchi ha colpito obiettivi civili, inclusi ospedali e scuole, secondo uno studio condotto nel Regno Unito.Aprile 2016, il principe MbS ha introdotto Vision 2030, il piano a lungo termine che mira a rendere il Regno saudita indipendente dal petrolio. Nei prossimi 10 anni, Mohammed Bin Salman prevede tra le altre cose la modifica del curriculum scolastico, l’aumento della partecipazione delle donne alla forza lavoro del paese e investimenti nel settore dell’intrattenimento per creare più posti di lavoro per i giovani, già a partire dal 2019 si registrano migliorie per ciò che è inerente alla vita quotidiana delle donne.Novembre 2017: quattro ministri,…

Continua a leggereLa donna in Arabia Saudita

La donna negli Emirati Arabi

LA LEGGE DELLA SHARI'A E CHE COS'È IL FIQH NellʼIslam, la Shariʿah o sharia , è il complesso di regole di vita:  comportamento dettato da Dio per la condotta morale,religiosa e giuridica dei suoi fedeli. È un concetto suscettibile a essere interpretato in chiave metafisica o pragmatica: nel significato metafisico, la sharīʿah è la Legge di Dio e in quanto sua rivelazione diretta  rimane assoluta e incontestabile dagli uominiIn quello pragmatico, il fiqh, ovvero la scienza giurisprudenziale islamica interpretata secondo la legge sacra, rappresenta lo sforzo concreto esercitato per identificare la Legge di Dio; in tal senso, la letteratura legale prodotta dai giuristi  costituisce opera di fiqh, non di sharīʿa. LA DONNA NEGLI EMIRATI ARABI UNITI Non si può generalizzare la condizione della donna musulmana, perché come appena visto, il punto saliente non è la religione ma il FIQH.Ogni stato ha creato un suo Fiqh, il che mi sembra anche normale considerando che all'interno dell'Europa stessa le leggi cambiano da stato a stato. Negli Emirati Arabi Uniti, in particolar modo, è in atto un cambiamento radicale che prevede una "rilettura" del Fiqh. Dove per rilettura si intende una totale inversione di marcia,  molto probabilmente tutto questo è merito dell'apertura mentale che ha fatto del commercio e del turismo la prerogativa principale  degli EAU.  Vediamo assieme i punti salienti: Un primo importante cambiamento riguarda il divorzio, la separazione e la divisione dei beni in caso di coppie che si sono sposate all'estero…

Continua a leggereLa donna negli Emirati Arabi

La donna in iran

INTRODUZIONE ALLA LEGGE DELLA SHARI'A E AL FIQH «Roussari ya Toussari». Cioè «velo in testa o botte in testa». Scorci di storia. Partiamo da quello che dai primi 1900 sembrava essere  per le donne iraniane, un sogno diventato realtà: il poter vivere il proprio corpo in modo libero. Siamo nel 1926, Sotto lo scià Reza Pahlavi divenuto scià , le donne si erano liberate da secoli di ancestrali oppressioni. Vivevano libere senza più l'obbligo del velo, come e forse più delle europee. Avevano  acquistato il diritto al voto , allo studio, rendendo l'Iran  un paese moderno.  Nel 1979 qualcosa  cambia: la rivoluzione islamica che avrebbe dovuto portare nuovi valori e libertà , porta  per le donne una condizione di oppressione. Persero tutte le loro libertà o quasi. Con gli anni il velo divenne prima un "gesto di cortesia" poi obbligatorio.  Furono interdetti loro alcuni indirizzi universitari come quello della giurisprudenza.  https://www.youtube.com/watch?v=ho_ZquI-Z_k Il velo islamico venne abolito nel ’36 da Reza Shah Pahlavi . Sembra assurdo a pensarlo ora,  ma ritroviamo tutto questo nelle foto in bianco/nero degli anni Venti:   femministe della Association of Patriotic Women, tutte a capo scoperto a partire da una delle leader, Fakhr-e Āfāgh Pārsā. Anche  nelle immagini di Farrokhroo Pārsā: la figlia che nel ’68, con otto anni di anticipo su Tina Anselmi in Italia, diventò la prima donna ministro all’Istruzione e di cui esiste una sola…

Continua a leggereLa donna in iran

Loujain Al-Hathloul

GLI ARRESTI E LE ACCUSE E' il 1º dicembre 2014  quando viene  arrestata e detenuta per 73 giorni per tentato di attraversare con la sua auto il confine dagli Emirati Arabi Uniti verso l'Arabia Saudita. L'accusa: gesto di sfida del divieto di guida femminile nel regno. Novembre 2015:  si  candida alle elezioni -dopo la concessione del diritto di voto femminile da parte della monarchia saudita- il suo nome tuttavia non appare nelle liste, nonostante l' ufficialità della sua candidatura. Il 4 giugno 2017 viene arrestata per la seconda volta all'Aeroporto Internazionale di Dammam-Re Fahd altra detenzione.  L'accusa:  non è chiara e non le è stato concesso di farsi assistere da un avvocato o di avere un contatto con la sua famiglia 2018: viene arrestata per aver violato delle norme sulla "sicurezza nazionale". L'accusa: avrebbe passato informazioni a Paesi nemici dell'Arabia Saudita e parlato con giornalisti e diplomatici, candidandosi per un impiego presso le Nazioni Unite. In quello stesso periodo stava portando avanti una  campagna per la sensibilizzazione sulle condizioni delle donne in Arabia Saudita in merito alla "LEGGE DEL TUTORE" LOUJAIN È A CASA!!! Loujain è stata rilasciata l'11/02/2021 dopo quasi tre anni di detenzione: è soggetta a divieto di viaggio per i prossimi 5 anni ,le è stato vietato di parlare con i media con  un impegno di al-Hathloul a “non commettere altri crimini per altri tre anni”. https://www.youtube.com/watch?v=_2E7ENXhu0k Per vedere il filmato…

Continua a leggereLoujain Al-Hathloul

Guerrilla Girls

Le Guerrilla Girls sono un collettivo di artisti e attivisti femministi anonimi e questa è la loro storia di come abbiano portato un'attenzione diffusa sui temi del sessismo e del razzismo nel mondo dell'arte. https://www.youtube.com/watch?v=8uKg7hb2yoo Per vedere il filmato sottotitolato in Italiano basta andare sulla rotella impostazioni , sottotitoli, traduzione automatica e scegliere poi la lingua che si preferisce. Da dove nascono le Guerrilla Girls New York  Primavera 1985: Il Museo Di Arte Moderna dava vita alla mostra " “An international Survey of Recent Paiting and Sculpture”. Questa mostra affermava di "esaminare i più importanti pittori e scultori dell’epoca " :  165 artisti di 17 Paesi diversi esponevano le loro opere. 165 artisti di fama mondiale così divisi: - 13 donne - Artisti di colore che avevano un percentuale ancora minore e non c'era traccia di donne tra loro. Così  sette donne lanciarono le Guerrilla Girls in risposta alla mostra: utilizzando la cultura jamming  sotto forma di poster, libri, cartelloni pubblicitari e apparizioni pubbliche per denunciare la discriminazione e la corruzione. Per rimanere anonimi, i membri indossarono -lo fanno tutt'ora- maschere di gorilla e usano pseudonimi che si riferiscono ad artiste decedute.  "Principalmente, volevamo che l'attenzione fosse concentrata sulle questioni, non sulle nostre personalità o sul nostro lavoro". Guerrilla Girls - Nuovo Format “Dovevamo avere una nuova immagine e un nuovo tipo di linguaggio per fare appello a una generazione più giovane…

Continua a leggereGuerrilla Girls

Lidia Menapace

«[…]Poiché ho ribattuto che possiamo cominciare a sessuare il linguaggio nei miliardi di volte in cui si può fare senza nemmeno modificare la lingua, e poi ci occuperemo dei casi difficili, ecco subito di nuovo a chiedermi perché mai mi sarei accontentata di così poco. Se è tanto poco, dicevo, perché non si fa?Non si fa perché il nome è potere, esistenza, possibilità di diventare memorabili, degne di memoria, degne di entrare nella storia in quanto donne, non come vivibilità, trasmettitrici della vita ad altri a prezzo della oscurità sulla propria. Questo è infatti il potere simbolico del nome, dell’esercizio della parola. Trasmettere oggi nella nostra società è narrarsi, dirsi, obbligare ad essere dette con il proprio nome di genere » (prefazione a Parole per giovani donne, 1993).Lidia Menapace  Novara 1924 - Bolzano 2020 PACIFISTA, STAFFETTA PARTIGIANA E TESTIMONE DELLA RESISTENZA https://www.youtube.com/watch?v=laYFsWPwzPQ FEMMINISTA COME PIACE A NOI Nel 1945 Menapace si laurea in letteratura italiana con il massimo dei voti e una tesi che, come racconta l'Enciclopedia delle donne, viene definita "frutto di un ingegno davvero virile". Lei non si tira indietro dal ribattere prontamente che invece la candidata è proprio una donna e quindi casomai "isterica", ma non certo virile. "Poiché ho ribattuto che possiamo cominciare a sessuare il linguaggio nei miliardi di volte in cui si può fare senza nemmeno modificare la lingua, e poi ci occuperemo dei casi difficili, ecco…

Continua a leggereLidia Menapace

3 Professioniste che stanno cambiando il mondo

INSIEME POSSIAMO FARE LA DIFFERENZA Somaya Faruqi E la sua squadra robotica femminile dell'Afghanistan apre nuove strade Sarah al-Amiri La donna che guida la missione su Marte degli Emirati Arabi Uniti Etheldreda Nakimuli-Mpungu E il suo studio: Efficacia e rapporto costo-efficacia della psicoterapia di supporto di gruppo per il trattamento della depressione tra le persone con HIV in Uganda SOMAYA FARUQI Sono così entusiasta di essere qui oggi per mostrare cosa sono capaci di fare le ragazze in Afghanistan", ha detto Roya. "È giunto il momento di superare gli stereotipi e riconoscere che le ragazze sono attrezzate, se non meglio attrezzate, dei ragazzi per innovare, se ne hanno le opportunità 17 anni, ha guidato il Girl's Robotic Team, composto da cinque ragazze di Herat, nell'Afghanistan occidentale, per sviluppare un prototipo di ventilatore. L'idea creativa è nata dalla disperazione e dal desiderio di sostenere il sistema sanitario del suo paese in un momento in cui un numero limitato di ventilatori in tutto il paese minacciava i più vulnerabili.l Robotics Team ha portato un cambiamento radicale nella propria comunità proprio durante l'apice della pandemia. Hanno usato pezzi di ricambio di vecchie auto per sviluppare un prototipo di ventilatore.   Una Buona Notizia "Penso che tutti qui oggi, e in tutto l'Afghanistan, concorderanno sul fatto che investire nell'istruzione femminile è un prezzo che il Paese può permettersi",  Ben Messaoud.(Capo delle operazioni sul campo e delle emergenze dell'UNICEF)…

Continua a leggere3 Professioniste che stanno cambiando il mondo